Surroghe gennaio 2026: finestra favorevole con spread ai minimi

Surroghe gennaio 2026: finestra favorevole con spread ai minimi

Gli spread bancari sui mutui surroga hanno toccato i minimi storici: 0,40% sul variabile e prossimi allo 0% sul fisso. Per chi ha stipulato un mutuo tra il 2022 e il 2024 con tassi superiori al 3,5%, gennaio 2026 rappresenta una finestra concreta per ridurre la rata fino al 15%. L'Euribor 3 mesi si attesta intorno al 2% (fixing 2,043% al 2 dicembre 2025), mentre i tassi per surroga del mutuo partono dal 2,23% variabile e dal 2,80% fisso.

Il contesto di mercato è particolarmente favorevole: la BCE ha chiuso il 2025 mantenendo i tassi invariati (depositi al 2,00%), ma le banche competono aggressivamente per acquisire portafogli di qualità prima di un eventuale riassestamento degli spread. Per chi sta valutando un trasferimento del mutuo, la guida Mutuo a Tasso Fisso vs Mutuo a Tasso Variabile aiuta a orientarsi nella scelta.

Perché gli spread sono ai minimi

Nel terzo trimestre 2025, i migliori spread sui mutui variabili si sono dimezzati rispetto a inizio anno: dallo 0,80% di gennaio si è arrivati allo 0,40% attuale. Sul fisso, gli spread sono scesi ancora più in basso, avvicinandosi allo 0% per i profili migliori.

Tre fattori spiegano questa dinamica. Le banche hanno liquidità in eccesso dopo la pausa BCE e cercano di impiegarla in mutui di qualità. La competizione tra istituti si è intensificata, con Crédit Agricole che ha tagliato fino a 31 punti base sulle surroghe. Infine, le proiezioni BCE indicano stabilità dei tassi nel primo trimestre 2026, incentivando le banche a chiudere operazioni adesso.

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Spread surroga ai minimi: 0,40% sul variabile (dimezzato rispetto a inizio 2025) e prossimo allo 0% sul fisso. Una combinazione che potrebbe non ripresentarsi nel 2026.

Le offerte surroga di gennaio 2026

Il mercato presenta condizioni differenziate per tipologia di immobile e profilo cliente. Gli immobili in classe energetica A o B ottengono condizioni migliori.

Crédit Agricole - Surroga Greenback

  • TAN fisso: 2,80% (immobili classe A/B)
  • TAEG: 2,87%
  • Rata esempio: €544,64 (€100.000, 20 anni)
  • Spese: azzerate per immobili green
  • Validità: stipula entro 10 aprile 2026

Intesa Sanpaolo - Mutuo Domus Surroga

  • TAN fisso Green: 2,81%
  • TAEG: 2,97%
  • Rata esempio: €654,16 (debito residuo tipico)
  • TAN variabile Green: 2,75% (Euribor 1M + spread)
  • Requisito: almeno 12 mesi di rate regolari sul mutuo originario

Webank/Banco BPM - Surroga

  • TAN variabile: 2,23% (immobili green)
  • TAN fisso: da 3,29%
  • Spese: istruttoria e perizia gratuite
  • Assicurazione: incendio e scoppio a carico della banca

BNL - TrasformaMutuo

  • TAN fisso: 3,35-3,45% (in base alla durata)
  • Sconto green: -0,10% per immobili classe A/B
  • Sconto classe C/D: -0,05%
  • Validità: stipule entro 31 dicembre 2025 (verificare rinnovo)

Calcolo del risparmio: esempi concreti

Per un mutuo stipulato nel 2022-2023 con tasso fisso al 4%, la surroga genera risparmi tangibili già dal primo mese.

Scenario 1: mutuo fisso €150.000, durata residua 20 anni

  • Tasso originario: 4,00%
  • Rata attuale: €909
  • Nuovo tasso (surroga green 2,80%):
  • Nuova rata: €826
  • Risparmio mensile: €83
  • Risparmio su 20 anni: circa €19.900*

Scenario 2: mutuo variabile €100.000, durata residua 15 anni

  • Tasso attuale (Euribor + spread 1,80%): 3,80%
  • Rata attuale: €729
  • Nuovo tasso (surroga variabile 2,23%):
  • Nuova rata: €654
  • Risparmio mensile: €75
  • Risparmio su 15 anni: circa €13.500*

Il break-even dell'operazione è immediato: la surroga è completamente gratuita per il cliente secondo la Legge Bersani. Tutti i costi, incluse le tasse di iscrizione ipotecaria (€35), sono a carico della banca subentrante. Con risparmi mensili tra €75 e €150, il vantaggio è concreto fin dalla prima rata.

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Quando conviene surrogare e quando no

La surroga risulta vantaggiosa se la differenza di tasso è almeno 0,70%: in questo caso conviene praticamente sempre. Con un differenziale tra 0,50% e 0,70%, conviene se la durata residua supera i 15 anni. Sotto lo 0,50% di differenza, l'operazione ha senso solo con durate residue superiori a 20 anni.

Chi ha stipulato mutui fissi nel 2022-2023 con tassi sopra il 3,5% rientra quasi sempre nel primo scenario. I mutuatari con variabili ad alto spread (oltre 1,50%) possono ridurlo significativamente passando alle nuove offerte con spread allo 0,40%.

Non conviene invece surrogare se mancano meno di 5 anni alla scadenza del mutuo originario, se il tasso attuale è già inferiore al 3%, o se si prevedono rimborsi anticipati consistenti a breve termine.

Procedura e tempi

La surroga a gennaio 2026 richiede mediamente 30-45 giorni lavorativi. Le banche digitali come Webank offrono processi accelerati con istruttoria in 12-15 giorni.

Documenti necessari:

  • Estratto conto mutuo (ultimi 6 mesi)
  • Buste paga o CU recenti
  • APE dell'immobile (per accedere alle offerte green)
  • Piano di ammortamento residuo

Timeline operativa:

  • Settimana 1-2: richiesta e istruttoria
  • Settimana 3-4: perizia e approvazione
  • Settimana 5-6: atto notarile e attivazione

Per massimizzare la competizione tra istituti, è consigliabile inviare richieste a 3-4 banche contemporaneamente e confrontare le offerte vincolanti prima della decisione finale.

Il momento per valutare le opportunità

Gennaio 2026 offre una combinazione rara: spread ai minimi storici, Euribor stabile intorno al 2% e proiezioni BCE che non prevedono rialzi a breve. Per chi ha mutui stipulati a condizioni meno favorevoli nel triennio 2022-2024, il risparmio potenziale supera i €10.000 sull'intera durata residua. L'operazione è completamente gratuita e si ripaga dal primo mese. Chi sta valutando un trasferimento può sfruttare questa finestra prima che gli spread risalgano con l'aumento della domanda previsto nella primavera 2026.